chi viene a cena?
09/11/2018Indovina chi viene a cena?
Eugenio Lombardo, direttore di Gazzetta Lodigiana, ripete il format della cena di fine stagione con arbitri e capitani delle nostre categorie.
Un altro successo dimostrato dalla grande affluenza: una quarantina di arbitri di tutte le età e una dozzina di capitani hanno infatti animato la serata organizzata, nella raffinata cornice del pub cittadino del Loft, al fine di conciliare queste due categorie, arbitri e capitani, che a pieno titolo compongono il nostro calcio e le dinamiche interne alle partite.
Dunque, un’altra bellissima testimonianza della ricchezza del nostro movimento calcistico locale che con questa riunione informale (e gastronomica) vuole evidenziare e rafforzare i propri legami.
Nella concitazione generale sono tuttavia poche le occasioni per intervistare queste figure, e anzi sarebbe un peccato rovinare la chimica dialogica che si sta instaurando con domande personali.
Durante il pasto è il video montato da Calogero Contrino, fotografo sportivo di Gazzetta Lodigiana, che riesce a riscuotere applausi mostrando le foto degli arbitri che durante questa stagione sono stati i protagonisti dei suoi attenti obiettivi.
La serata (gremita anche di un’apprezzatissima platea di giovani arbitri) prosegue così tra il fumo delle pizze appena uscite dai forni e la condensa delle birre fresche; in questo clima festivo non si può però non chiedere a Riccardo Rinaldi, capitano della Fulgor Lodivecchio, le emozioni che ha provato in seguito alla promozione in seconda categoria maturata dopo questa stagione:
“È stata una bellissima soddisfazione, ma non solo per me; io ed i miei compagni abbiamo infatti condiviso la gioia della promozione con i nostri tifosi che per tutta la stagione non hanno mai smesso di supportarci non facendoci mai mancare il loro appoggio.
Questo legame è stato speciale e non importa se abbiamo tutti dovuto pagare 18 euro di multa per il troppo casino fatto durante i festeggiamenti. Sono cose che non capitano tutti i giorni e noi l’abbiamo voluto rendere indimenticabile.”
Dall’altro lato c’è Dario Sciamanda, che ha dovuto invece fare i conti con la retrocessione rimediata dalla sua Superga Watt, squadra da lui appunto capitanata.
Nonostante ciò è proprio lo stesso Dario, con i suoi invidiabili 38 anni, a prendere la parola dopo l’esortazione del solito Eugenio che lo ha eletto, conoscendone l’esperienza, a portavoce dei capitani:
“Ringrazio prima di tutto Gazzetta Lodigiana che ci ha permesso di essere tutti qui uniti stasera. Grazie anche a tutti gli arbitri e i dirigenti qui presenti: spesso noi giocatori ci dimentichiamo quanto siano importanti figure come le vostre.
Vorrei poi rivolgermi ai capitani: durante questi miei anni ho capito quanto sia importante la funzione sociale che il calcio possiede. Oggi purtroppo c’è meno rispetto sia di questa funzione sia dell’ambiente all’interno allo spogliatoio; chiedo quindi a voi di provare a mantenere questa forza sociale ed educativa che il calcio può mostrare, ma siete voi a dover dare l’esempio. Grazie.”
Quello che si mostra essere il più frizzante tra i presenti è proprio Emanuele Marchesi, presidente dell’AIA, che prende parola e suscita la massima attenzione una volta che gli appetiti sono stati saziati:
“Vorrei partire con un ringraziamento ed una premessa a Gazzetta Lodigiana per questa bellissima opportunità.
Per indole ed insegnamento noi arbitri dobbiamo essere imparziali sia con i calciatori che con la carta stampata: è per questo motivo che il nostro rapporto (con Gazzetta Lodigiana) è partito un po’ a rilento, anche se dialoghi e confronti non sono mai mancati.
Devo riconoscere il merito a questo testata, ora anche allargatasi, di essere stata capace di entrare in punta di piedi nei meccanismi delle nostre squadre e società, riuscendo ad ottenere e dare un grande ed efficace supporto al calcio lodigiano.
Mi sembra di poter dire che siamo riusciti così ad ottenere un bel legame, come stiamo dimostrando di avere stasera, e spero che possa proseguire. Siamo persone normali… non tutti {ride}. Mi farebbe piacere nel far capire che noi arbitri ci divertiamo e ci alleniamo (chi più, chi meno, altra risata) proprio come voi {riferendosi ai capitani}; ma soprattutto che siamo disponibili quando ci sono problemi di comportamento.
A seguito di ciò vorrei richiamare l’attenzione dei capitani ai nuovi regolamenti che verranno introdotti dalla prossima stagione: mi piacerebbe fare un incontro a questo proposito prima che cominci la nuova stagione agonistica Ma grazie davvero a tutti.”
A chiudere la serata è il discorso del presidente FIGC Erminio Ampisio: “Faccio i complimenti a tutti. Siete in molti e la vostra presenza questa sera dimostra il vostro amore per il calcio.
Vorrei fare un sincero augurio a tutti gli arbitri presenti qui stasera, soprattutto perché in molti siete giovani e non è facile stare in campo con altre 22 persone ed essere pronti a fischiare, ricordarsi tutti i regolamenti e far rigare dritto così tante persone.
Essere arbitri nelle nostre categorie poi, seconda e terza, non è affatto facile perché siete privi di aiuti.
Ai capitani, emblemi delle squadre e delle società, chiedo invece di appassionarsi a questo gioco e far appassionare anche altre persone attraverso il rispetto delle regole.
Non ho molto altro da aggiungere se non fare i miei più cari auguri a tutti voi, con la speranza di ritrovarci.”
Gabriele Beccaria