fanfulla – sporting franciacorta

fanfulla – sporting franciacorta

21/12/2020 Off Di Eugenio Lombardo

Fanfulla – Sporting Franciacorta: 1 – 0

Lo spirito dei moschettieri.

“Sbronzina” direbbe il vecchio Maietti, scrittore e vate del Fanfulla, ma all’ingresso in campo delle squadre il cielo sembra volere trattenere ulteriore acqua, risparmiando il manto erboso che dalla tribuna appare uniforme nelle sue zolle verdi pur con nitide orme di tacchetti proditori.

Il Fanfulla era chiamato oggi a guardarsi allo specchio per scegliere la propria identità, e doveva farlo contro un’avversaria tosta, aggressiva, che a tratti ha giocato in modo velenoso, e che merita la posizione occupata sinora ai piani alti: contro questo Sporting Franciacorta sarà difficile per chiunque.

L’ha fatto allora nei migliori dei modi, questo Fanfulla, cioè vincendo, pur rischiando qualcosina, è giusto ammetterlo, ma mostrando una grossa tenacia, e coniugando bel gioco a resistenza.

La squadra aveva cominciato il primo tempo in modo arrembante, conquistando 4 calci d’angolo su 7 azioni di gioco, sorretta da un Laribi formato gigante e con uno smagliate Cirigliano, che sul fronte sinistro d’attacco sembrava un apache in vena di dispetti agli avversari, e che probabilmente deve solo avere maggiore convinzione di possedere, nel proprio arciere, le giuste frecce avvelenate.

Un Fanfulla di classe con gli scambi rapidi tra Anastasia e Colombi, e attento anche in retroguardia con Pascali sempre puntuale ad arpionare il pericoloso Boschetti.

Passata tuttavia la prima fiammata iniziale, imprigionato Laribi nelle sue ripartenze, era lo Sporting Franciacorta a tentare il vantaggio: la palla carambolava su due tiri in area di rigore, gremitissima di giocatori, senza entrare nel sette. Era la fase più difficile per il Fanfulla, che tuttavia stringeva i denti e si riproponeva in avanti.

Da un angolo, sulla palla spiovente giganteggiava Pascali, facendo valere la propria stazza, abilissimo nel farsi trovare pronto, colpo di testa, e palla imparabile sull’angolo alto, alla destra del portiere avversario: il suo movimento preciso muoveva persino l’aria come un missile dopo il decollo. Bravissimo!

Lo Sporting reclamava un rigore, Saporetti era estremamente abile ad infilzarsi tra due difensori, forse il contatto c’era, ma appariva palese l’intenzione del calciatore bresciano di volersi procurare il penalty, e forse l’arbitro ha sorvolato volendo proprio punirne quella malevole intenzionalità.

Il Fanfulla riprendeva a macinare gioco con una superba triangolazione Bernardini (ma quanto è interessante questo ragazzo!)- Anastasia- Palmieri, palla a Spaneshi, che a volo di prima intenzione cercava in cielo la stella cometa, con qualche giorno d’anticipo.

Nel secondo tempo ci si attendeva la reazione dello Sporting Franciacorta, ma è stato invece il Fanfulla a suonare l’orchestra, con Palmieri a dettare tempi e toni, e Anastasia a battere le percussioni: una musica corale, in un crescendo costante.

Al 57^ però lo Sporting ci provava con il solito pericolosissimo Saporetti, che faceva un ottimo movimento in area, ma angolava troppo il pallone non trovando lo specchio della porta. Replicava Cirigliano con analoga conseguenza esterna. Il Fanfulla cercava il raddoppio con Anastasia, che colpiva il palo, e successivo tiro di Bernardinini, che si perdeva sull’esterno della rete. Lo Sporting Franciacorta viveva l’illusione del pareggio con Scaglia, ancora una volta il tiro angolato si perdeva fuori d’un soffio. Replicava il Fanfulla: il subentrato Bertelli dettava il passaggio ad Anastasia, sempre in mezzo al gioco, per un altro neo ingresso, Mangiarotti, il cui tiro si perdeva sopra la traversa. Ultimo brivido per il Fanfulla, con Ndiaye al tiro, che millimetricamente terminava sul fondo.

Vittoria, dunque, meritatissima per il Fanfulla malgrado i brividi corsi: a lungo in campo si sono visti solo gli uomini di Ciceri, pur essendosi a volte la squadra sfilacciata finendo così per concedere troppo agli avversari. Lo spirito è comunque quello giusto: ora ci vuole la riprova della personalità in trasferta, i mastini più anziani potranno infondere coraggio a chi ha meno esperienza, e a cui forse sinora è mancato solo un pizzico di convinzione in più.

L’impressione è che questo Fanfulla possa imporsi ovunque e comunque giocarsela. Una palla in tribuna, va bene la classifica, con o spirito umile di Annass Serbouti, uno che mostra di sapere giocare col coltello fra i denti. Ma tutti si rivelano davvero utili alla causa: Mangiarotti, ad esempio, nei pochi minuti in cui è stato utilizzato, ha fatto salire la squadra, rallentando il pressing degli avversari e difendendo il pallone: insomma, tutti sono utili in questo Fanfulla, e con questo spirito moschettiere, uno per tutti e tutti per uno, davvero il destino è solo nella propria forza.

Ora, a Scanzorosciate, dove fanno – mi dicono –un ottimo moscato: un bel regalo da mettere sotto l’albero, rientrando a Lodi.

Eugenio Lombardo

20/12/2020