Flippo Austoni
23/07/2021 Off Di Eugenio LombardoFilippo Austoni è un nuovo calciatore del Fanfulla. Appena ventunenne, è un giocatore con già una discreta esperienza sportiva alle spalle, e farà di tutto per entrare nel cuore dei tifosi del Guerriero. Dalle prime battute – scambiate in esclusiva per Gazzetta Lodigiana, e per il quale ringraziamo il responsabile della comunicazione del Fanfulla, Nicola Agosti – si capisce che è un ragazzo sagace, una sorta di prezzemolino d’attacco o, per rimanere nei gusti gastronomici, una paprika piccante per le difese avversarie.
Il presidente Barbati, che ha avuto sul suo conto eccellenti referenze, intuisce di avere piazzato un altro colpo importante, di quelli che gli garantiranno di realizzare quella squadra che lui nel suo cuore ha immaginato sin da quando è calato il sipario sulla stagione precedente: una formazione sbarazzina, che sul campo dà tutto, e non si risparmia. E’ probabile che, nel momento della presentazione ufficiale, sia rimasto anche colpito dalle mani di Filippo, le cui dita vantano formidabili anelli, uno persino a forma di serpente. Un aspetto piratesco, emblema del modo di giocare di Filippo, a dispetto del modo di essere di Filippo fuori dal campo, ragazzo schietto nei modi, molto simpatico e prossimo dottore in scienze motorie. Un tipo sicuramente spassoso, che terrà alto il morale del gruppo. Ma che in campo – stetene più che certi – gli scherzi vorrà farli solo agli avversari, pretendo da se e da tutti il massimo dell’impegno e della serietà.
Benvenuto! Sei giovane ma hai già fatto il globetrotter, da nord a centrosud e ritorno: qual è la tappa che più consideri importante sinora?
“E’ vero, per la mia età ho già girato molto, e ogni società dove sono stato mi ha lasciato qualcosa di importante. Se ne dovessi scegliere una tra tutte menzionerei la Sambenedettese, la società che mi ha permesso di assaggiare il calcio professionistico nella prima squadra.”
A parte mister Nordi chi è il tecnico che ti ha dato dippiù e perché?
“Ovviamente ogni allenatore che ho avuto, nel bene e nel male, mi ha fatto crescere calcisticamente. Se dovessi tralasciare la grande annata insieme a mister Nordi (purtroppo non conclusa causa Covid), sicuramente devo ricordare ciò che mi ha insegnato mister Mussa nella scorsa stagione al Villa Valle, una persona vera e sincera, oltre all’elevatissimo grado di preparazione calcistica certificato anche dai vari riconoscimenti che sta guadagnando in quel di Coverciano.”
Essendo calciatore, hai conosciuto le città dove hai giocato e quale ti ha colpito maggiormente?
“Fin dagli 8 anni, quando giocavo nell’Atalanta, ogni anno passato all’interno di questo mondo mi ha aiutato a crescere sotto ogni punto di vista. Dai 16 anni, ho iniziato a girare l’Italia e così ho iniziato a conoscere molte città, da Sondrio a Roma, passando per San Benedetto del Tronto. Citerei una in particolare, Verona, dove ho iniziato a vivere senza genitori, proprio una volta compiuti i 16 anni, una città grande e davvero bellissima.”
Meglio giocatore trequartista o da attaccante puro? Che tipo di giocatore possiamo aspettarci?
“Il mio ruolo preferito, quello che so fare meglio, è il trequartista o seconda punta. All’occorrenza posso fare anche l’esterno sinistro, dove mi piace rientrare per calciare o mettere in porta i compagni con il piede forte, il destro. Come caratteristiche fisiche e tecniche, con il dovuto rispetto, mi rivedo nel mio idolo Lorenzo Insigne (e ride, ndr).
Hai altri impegni nella vita o lo sport assorbe tutto il tuo tempo?
“Oltre al calcio, che per un calciatore di Serie D, anche se non professionista, toglie molto tempo, sto cercando di laurearmi in Scienze Motorie. Già… lo sport ovunque (e altra contagiosa risata, ndr.)
Cosa metti in gioco di te stesso in questa nuova esperienza bianconera?
“Ho scelto Fanfulla perchè so di arrivare in una società seria e importantissima. Indossare questa maglia sarà per me un onore e spero che mi aiuti, magari il prossimo anno, possibilmente con una grande stagione, a riagganciarmi al calcio professionistico. Metto a disposizione della squadra la mia freschezza e, nonostante l’età, dopo il centinaio di presenze che ho raccolto in questi anni in Serie D, un pizzico di esperienza rispetto alla media dei giovani.
Cosa ti ha detto il presidente Barbati?
“Il presidente mi ha accolto molto bene, augurandomi una grande stagione. Spero di ripagare al meglio la fiducia sua, del mister e del direttore.”
23/07/2021