
Il Volley territoriale
24/10/2021Il “focus” di Aldo Onofri
“Il Volley territoriale”
Dunque, siamo Campioni d’Europa (maschile e femminile) nella seconda disciplina nazionale di squadra, il Volley. Però, prima di affrontare l’argomento del “trascinamento” dei risultati di Italvolley a livello locale, per intenderci come le nazionali hanno contribuito al miglioramento del movimento pallavolistico territoriale, vogliamo conoscere quale situazione attualmente ci propone il massimo responsabile della Federazione Cremona – Lodi (CRE-LO), Marco Spozio, presidente di “lungo corso”.
Ci siamo incontrati nella Sede Lodigiana del Volley, alla Faustina, che per Spozio è la Sede da oltre vent’anni (23) e che oggi è soltanto un punto di riferimento “parziale”, operando ormai nell’attuale sede di Cremona.
Chiaramente, il primo argomento affrontato è proprio “la fusione Lodi – Cremona” e la situazione attuale dopo quattro anni.
“La situazione – esordisce Spozio – si sta stabilizzando, le Società rispetto ad alcuni dirigenti di Comitato sono state più brillanti. Anche nel settore arbitrale si stanno smussando alcuni “provincialismi” che in un progetto di ristrutturazione come questo sono normali. La criticità di questa nuova realtà è l’estensione geografica che va da Vizzolo a Casalmaggiore (km 132).
Probabilmente, nella gestione, una grossa mano ve la daranno i cosiddetti Social:
“Certo, l’uso dei social è iniziato da poco, Facebook e Instagram, ma abbiamo già riscontrato grande soddisfazione”
E la Comunicazione d’Impresa, cioè l’immagine?
“E’ l’anello debole del nostro lavoro, continua il Presidente, perché non riusciamo a far vedere quello che facciamo, dalla semplice attività dei campionati, alla formazione, alla qualificazione, alle iniziative promozionali. Riguardo la pandemia siamo intervenuti immediatamente cercando di aiutare le Società con la fornitura di kit di igienizzazione, la polizza di tutela legale, la fornitura dei tamponi anche agli arbitri. Il tutto gratuito anche per i campionati di categoria, oltre al contenimento delle spese per i campionati di serie, le iniziative nelle scuole, ecc…”
Insomma, un’attività di gestione proficua e, pensiamo, riconosciuta dalle Società affiliate:
“Sicuramente da molte Società, ma stiamo lavorando per far capire l’impegno che ci stiamo mettendo anche per le altre”
Partendo da questo presupposto, quale qualità pensate di aver raggiunto con la fusione di due realtà pallavolistiche non proprio similari:
“Personalmente, confessa Spozio, devo riconoscere che il Volley Lodigiano fa un po’ di fatica a fare il salto di qualità, pur avendo delle grosse potenzialità. I motivi possono essere vari, prima di tutto la mancanza delle risorse economiche, anche se le attività che potrebbero essere coinvolte (al netto del periodo pandemico) pensiamo possano obiettare su la mancanza di progetti su cui investire”.
E’ sempre la solita solfa:
“Sì, però ci stiamo lavorando, vorrei dire che il nostro compito è sollecitare le Società ad una gestione di Marketing, non solo quella amministrativa, ma abbiamo bisogno che investano all’interno per dimostrare all’esterno. Sembra una frase fatta ma è doveroso crearsi degli obiettivi per cercare di raggiungerli. A prescindere dai risultati sportivi, senza obiettivi d’immagine non si va da nessuna parte”.
E’ il serpente che si morde la coda:
“Certo, ma dobbiamo riconoscere che nel Lodigiano un po’ tutti gli sport hanno questo problema. Del territorio Cremonese, anche se lo sto studiando ancora, posso dire che ci sono delle realtà un po’ più strutturate ma che per certi versi, purtroppo, erano abituate a subire le scelte del Comitato, piuttosto che a condividerle”.
Altro argomento scottante, le strutture necessarie per la partecipazione ai Campionati:
“A Cremona abbiamo in gestione due piccoli palazzetti ed i rapporti con un assessore particolarmente sensibile sono, ovviamente, buoni. A Lodi, viceversa, la Politica non spicca di notevole vivacità riguardo alle strutture dove è possibile praticare lo sport di squadra. Gli investimenti sono purtroppo inesistenti. Ci sono però delle realtà, in ambedue i territori, dove la collaborazione è ottimale, vedi Piadena, Offanengo, Ripalta Cremasca, Marudo e Riozzo ed in generale non si evidenziano particolari criticità, anche se i rapporti con i Comuni sono tra Società Sportiva e Amministrazione”.
Gli impianti scolastici?
“Molti sono condizionati dalla sensibilità dei Dirigenti Scolastici, che mai come ora sono spaventati dalle responsabilità che a volte vengono scaricate su di loro. Altri invece assumono decisioni di comodo, solo per pigrizia. Comunque le strutture autonome sono davvero pochissime”
Il vostro rapporto con la FIPAV regionale?
“Di certo c’è una gran voglia di tornare alla normalità, come nel resto del Paese, ed è la base che vuole ripartire. Le Società condividono apertamente questa necessità, perché lo sport di quadra ha bisogno di aggregazione e la situazione vissuta nell’ultimo periodo non le ha sicuramente aiutate. Pertanto, il nostro Organismo Regionale è incentivato e, se vogliamo, spinto ad un atteggiamento positivo riguardo le nostre realtà”.
La situazione Dirigenti di Società, in quantità e qualità:
“Tantissima volontà e disponibilità, manca però una formazione adeguata che oggi è fondamentale, per essere preparati e rimanere costantemente aggiornati con le continue modifiche in cui siamo coinvolti tutti noi, nel mondo sportivo”
Ormai la nuova Stagione 2020-21 è iniziata, quale la tua sensazione sulle nuove leve:
“A prescindere dalle “stelle” Loveth Omoruy e Alessandro Piccinelli, che militano già da un po’ in Serie A1 e sono nel giro delle Nazionali, vi sono dei giovani talenti che sono sotto la lente del volley importante, come Kone Fatim (2000), Bolzonetti Alessia (2002), Martone Laura (2000), Faverzani Federica (2000) e Coba Angela (2006) e sicuramente ne dimentico qualcuno. Di certo i primi due possono essere di stimolo a questi giovani che, comunque, devono capire che per raggiungere certi livelli devono sacrificarsi e non poco. Anche le Società non possono sempre “tarpare le ali” ai veri talenti, che devono crescere e fare le loro esperienze spesso in altri lidi, anche a beneficio delle realtà nazionali”
Comunque, l’iscrizione ai vari Campionati di serie e categorie si sono perfezionate da poco, pertanto affronteremo l’argomento della nuova stagione in un prossimo futuro. Per il momento, per noi di Gazzetta Lodigiana, di carne al fuoco ce n’è abbastanza per pensare ad una situazione territoriale pallavolistica in linea, malgrado alcune criticità, con le esigenze della Federvolley e del territorio stesso. Certo, è auspicabile che anche le Istituzioni Locali, riguardo le strutture necessarie, si impegnino ad un fattiva collaborazione con il mondo sportivo in generale, visto che la situazione per tutte le discipline è più o meno identica.
Come già accennato, il “trascinamento” dei risultati di Italvolley a livello locale lo affronteremo più avanti, dopo aver verificato sul campo l’eventuale “crescita” anche nei numeri.
Spozio, un ultima battuta:
“Più un desiderio che una battuta, spero che il nostro territorio possa in un prossimo futuro superare certe criticità, certi campanilismi e considerare, a beneficio della qualità, l’aggregazione di Società disponibili a formare strutture organizzative, in linea con lo sviluppo che vorremmo per il movimento pallavolistico”.
Alla prossima
A.O.
23/10/2021