Lo Sport nell’informazione locale

Lo Sport nell’informazione locale

17/01/2021 Off Di francesco taglietti

Lo Sport nell’informazione locale: oltre cinquant’anni di storia.

di Franco Taglietti

Lo sport lodigiano, quantunque non in modo omogeneo, ha sempre attratto l’informazione giornalistica locale.

In questa disomogeneità, a 52 anni dall’uscita nelle edicole del primo numero “Oggi Sport”, mi corre l’obbligo di ricordare l’importanza che, per alcuni anni, questa testata ha rappresentato sul territorio, quale l’unico riferimento a tutto quanto attiene alla galassia dello sport lodigiano.

Questa iniziativa nasceva, come ben descriveva nel suo  articolo di fondo inaugurale il direttore responsabile Pier Antonio Todisco, per colmare una lacuna della più generale informazione locale, poco incline a pubblicare notizie delle attività e delle discipline sportive, fatto salvo quelle d’élite.

Alcuni sponsor erano stati di fondamentale sostegno alla riuscita dell’operazione di “Oggi Sport”. D’altra parte gli  anni Sessanta avevano visto un forte incremento dell’attività agonistica amatoriale. Vi erano poi stati due fatti aggregativi importanti: il primo, l’Olimpiade di Roma. I risultati ottenuti in questa importante manifestazione (Italia terza, dopo URSS e USA nel medagliere) avevano prodotto un volano su tutte le attività sportive. Si affacciarono nuove discipline (pallavolo su tutte) e anche per quelle più praticate ( es. ciclismo, bocce…) si avvertì l’esigenza di fare conoscere, anche ai più indifferenti, la propria realtà ed il proprio mondo agonistico. Il secondo elemento fu quello relativo al boom economico: il periodo fiorente delle aziende facilitava le società sportive ad ottenere aiuti e sponsorizzazioni. E proprio sull’entusiasmo creatosi anche il Ministero della Pubblica Istruzione pensò di introdurre nelle scuole primarie i “Giochi della Gioventù“ (successivamente diventati “Giochi Sportivi Studenteschi”).

Ecco, la nascita di “Oggi sport” fu lo sbocco naturale a questa esigenza d’informazione sportiva. Parecchi dirigenti di società contribuirono alla realizzazione del settimanale inviando alla redazione dei “report” dai campi di gioco.

La sede del giornale era ubicata in Via Cavour e la stampa avveniva presso la Lodigraf. Il signor Todisco si avvalse della collaborazione di alcuni noti personaggi sportivi dell’epoca, in primis Luigi Tosarello (suo braccio destro nonché vice direttore del giornale).

Il settimanale, in formato 55 x 40, era composto dalle sei alle otto pagine. Oltre alla rendicontazione dei risultati sportivi, frequentemente veniva integrato con notizie ed articoli riguardanti le varie società del territorio, non disdegnando anche biografie su alcuni protagonisti della domenica.

Nel 1977 la redazione ritenne fosse utile integrare il settimanale anche con alcune informazioni meritevoli di citazione, anche se non proprio di carattere sportivo.

Come sottotitolo a “ OGGI SPORT “ si aggiunse “ Oggi Cronaca” successivamente convertito in “ La Gazzetta del Lodigiano “

Nel 1978 venne a mancare il co-fondatore Pier Antonio Todisco e a fine anno il settimanale cessò la sua attività.

Due anni dopo il settimanale rinasce sotto nuova veste in “ LODI SETTE”. Era il 22 settembre 1980.

Il direttore responsabile era Luigi Tosarello (divenuto nel frattempo presidente della Federazione Italiana Gioco Calcio del Comitato Provinciale di Lodi). La redazione venne spostata presso la torre del Centro Commerciale ( ora Torre Zucchetti).

A Tosarello si affiancò, per un breve periodo, Aldo Caserini. Successivamente la responsabilità venne affidata a Paolo Zanoni. Il 25 dicembre 1986 “ LODI SETTE “ pubblica il suo ultimo numero.

Il solco tracciato oltre mezzo secolo fa prosegue ora con la redazione sportiva de “ il Cittadino “ che, soprattutto nell’edizione del lunedì, ci aggiorna fedelmente sui risultati conseguiti nelle varie discipline agonistiche che coinvolgono le società del territorio.

Da ultimo Gazzetta Lodigiana percorre i campi sportivi locali che sono sotto i minori riflettori della ribalta: a confermare che la passione per lo sport merita, in ogni circostanza, di essere valorizzato.

Franco Taglietti