Massimo Servidati

Massimo Servidati

26/07/2021 Off Di Luigi Cornaggia

Quattro chiacchiere con Massimo Servidati, ds della Laudense Ausiliatrice.

di Luigi Cornaggia

Da tempo abbiamo iniziato ad incontrare figure importanti e significative che operano nel settore dilettantistico del lodigiano. Questa volta abbiamo contattato Massimo Servidati, che non necessita di presentazioni. Dal 1996 impegnato in vari ruoli nella Società di oratorio Laudense Ausiliatrice, nella stagione che sta per iniziare lo troviamo in un ruolo importante.

Dopo un periodo di uscita dalla società Laudense Ausiliatrice, abbiamo saputo di una sua nuova rinomina a Direttore Sportivo. Come si sente per questo rientro?

“Vorrei subito chiarire che in effetti non sono mai uscito dal GSO. Ho avuto il cuore di rimanere lì perché non me la sentivo di andare via del tutto. Per me era un marchio di fuoco sulla pelle. Quindi a margine, senza dare troppo nell’occhio, ho sempre aiutato a fare attività utili. Adesso sono passati degli anni e devo riprendere tutti i meccanismi, sono diventato più vecchio. Purtroppo oggi c’è molta tecnologia nel fare le iscrizioni dei ragazzi ai campionati, anche se fortunatamente ci sono persone preposte che mi aiutano. Diciamo che mi ha spinto a rientrare in questo ruolo, il forfait dato dal precedente ds Stefano Pacchiarini, che ha dovuto lasciare. Io quest’anno svolgerò questo ruolo in condivisione con un ex figura dell’oratorio iniziale di San Lorenzo che ha avuto esperienze importanti nel San Colombano calcio come coordinatore del settore giovanile e che siamo riusciti a convincerlo di ritornare alla Laudense Ausiliatrice: si tratta di Marco Padovani.”

Laudense Ausiliatrice una società che di fatto ingloba 3 oratori: quello dell’Assunta di Callisto Piazza, quello di San Lorenzo e quello dell’Ausiliatrice, come ritiene di approcciare a questo suo nuovo incarico?

“Guardi, queste società di oratorio non riescono mai a fare il salto di qualità che ho in mente fin dall’inizio. Pensi che tutti abbiano a seguirti, ma dopo bisogna basarsi sulla volontà del singolo e non tutti possono dare per quello che viene richiesto e quindi ne deriva molta improvvisazione. Non è però colpa solo delle società; la Federazione ti offre possibilità di aggiornarti e crescere, ma i costi sono eccessivi per i corsi ai tesserati. Per un GSO sono costi non sostenibili.”

Dopo questo periodo di lockdown che ha visto di fatto le attività sportive ferme, quale ricetta pensa di avere una persona della sua esperienza per riuscire a riportare i ragazzi a fare calcio?

“La ricetta personalmente la fai se hai tutti gli ingredienti. Intanto sono orgoglioso di potere dire che adesso nella Laudense Ausiliatrice ci sono 6 tesserati con riconoscimenti federali che ci garantiscono di fare un programma federale di scuola calcio e riprendere il titolo che si stava dissolvendo nel nulla. Già questo comporta scelte orientate di fare crescere i ragazzi sia sotto l’aspetto sportivo ma, essendo una società di oratorio, soprattutto farli crescere al divertimento e con priorità alla parte educativa.”

I ranghi societari sono completi per la prossima stagione?

“I ranghi sono completi. Sono rientrate altre persone ed ora c’è un quadro complessivo, delle persone adulte che si spalmeranno su tutte le squadre, che è ottimo e stiamo cercando di ricongiungere un gruppo di persone che in passato faceva bene.”

Lei è da anni che impiega il suo tempo al volontariato, dietro di lei sta vedendo giovani che siano portati ed inclini a darsi da fare per gli altri?

“No, i giovani arrivano dopo purtroppo. Sono rari a meno che non abbiano un loro interesse particolare. C’è il ragazzo che studia scienze motorie e quindi è motivato per avvicinarsi. Il volontariato è fatto di enormi sacrifici che mettono in crisi equilibri familiari. Io per 20 anni ho trovato una moglie che me lo ha permesso e mi ha supportato.”

Mi parla anche del Progetto nazionale FIGC “La Rete” nel quale ha aderito il GSO Laudense Ausiliatrice, ma che ha visto lei come persona molto impegnata?

“Si tratta di un progetto che è in atto da 5 anni e che vuole avvicinare i giovani migranti non maggiorenni a svolgere attività sportiva. E’ un progetto che ha un certo peso anche in Federazione. Io sono stato fautore per la Laudense di aggregarmi a una precisa volontà di Peccati, responsabile tecnico della delegazione di Lodi. Insieme ad altre persone delle cooperative abbiamo creato questo movimento che ha dato i suoi frutti e grandi soddisfazioni che vanno oltre alla vincita di un campionato nazionale. Si tratta di ragazzi che hanno bisogno di amore e di sentimento, di essere supportati e farli sentire non soli. Gli siamo vicini e ci adoperiamo nel cercare loro un lavoro ed una casa. Sono medaglie che non si appuntano alla giacca come diceva Bartali, lo si fa per il loro bene.”

E veniamo alla messa a punto della prima squadra di 3’ categoria. Marco Milani tecnico riconfermato anche da lei come nuovo direttore sportivo?

“Si è un ragazzo giovane di buone creanze che conosco da un po’ di tempo e spero che non mi deluda per quello che è il materiale che gli abbiamo costruito. Cerchiamo sempre di coinvolgere ragazzi nati nella Laudense affinché possano ritornare a giocare ancora da noi in un campionato non facile. Noi non possiamo garantirci i marpioni o quei giocatori che scendono da categorie superiori e che vengono pagati. La nostra sarà tutta una rincorsa ma in questi 10 anni non abbiamo mai demeritato.”

E la rosa della squadra come si sta delineando? Quali conferme, uscite e nuovi arrivi?

“Alcune presenze storiche hanno dato forfait per lavoro e quindi rinunciano. Il portiere Luca Bongiovanni, il nostro infermierone, rimane. Si tratta di un ragazzo eccezionale con un cuore che va oltre il normale. Lui farà da chioccia ai ragazzi più giovani. Alcuni, che hanno fatto parte della Laudense in passato, sono rientrati da esperienze esterne, tra questi Rapuzzi e Massetti.”

Quando è previsto l’inizio della preparazione?

“Penso nell’ultima settimana di agosto o al massimo la prima di settembre. La svolgeremo al campo  Gino Cremonesi di via  Piermarini, voglio rimarcare questo nome perché si tratta dello storico presidente della Libertas, persona che mi ha preceduto ed ha fatto sempre bene e ha lasciato un grande ricordo.”

Laudense Ausiliatrice che ha ricevuto riconoscimenti di scuola calcio, quali squadre ed in quali campionati giovanili vedremo il calcio Laudense Ausiliatrice nella prossima stagione sportiva?

“Faremo differenziando l’attività di base con piccoli amici, primi calci, pulcini ed esordienti poi il settore giovanile agonistico, dai giovanissimi fino alla juniores che è l’anticamera della 3’ categoria. Avremo in tutto circa 160 ragazzi.”

Sono previsti degli open day per i più giovani?

“Per i più piccoli opteremo per una festa oratoriana, probabilmente intorno alla prima decade di settembre. Faremo una festicciola nell’ambito dell’oratorio per invitare chi vuole a provare a giocare a calcio all’oratorio. Tuttavia non è detto che creando la condizione si possa fare un open day. Di fatto se trovassimo qualche bambino in più sulle fasce più piccole sarebbe proprio opportuno.”

26/07/2021