Montanaso – Torrazzo Malagnino (Cr)
11/10/2021 Off Di Eugenio LombardoMontanaso – Torrazzo Malagnino (Cr): 3 – 3
Juniores regionali
Nessuno mi ha chiesto di fare il giudice, e di attribuire al di là del pareggio sul campo la palma del vincitore al Torrazzo Malagnino piuttosto che al Montanaso del mio amico mister Nico Donati. Non capisco quindi il motivo di indugiare, oltre la mezzanotte passata, su chi abbia maggiormente meritato una vittoria che non è arrivata per nessuna delle due contendenti. Sono stato a cena a casa dei miei amici Cristina a Massimo, c’era anche Ermanno, ho mangiato a quattro palmenti, come usa dirsi dalle mie parti, ma era tutto cibo buono. Pesano allora forse i legni colpiti dai ragazzi del Montanaso, in tre limpidissime azioni da rete, a tenermi desto?
Diciamo che il Montanaso ha avuto più occasioni da goal, ha mostrato la caparbietà di chi sta imparando a non arrendersi mai, e a provare a farlo giocando a calcio, ma a volte peccando di eccessive ingenuità: una squadra giovane che deve sì cercare il gioco, ma che non deve avere paura di fare le oneste barricate di un calcio che fu epico, palla in tribuna e tanti saluti.
Il Montanaso passava quasi subito in vantaggio: Gazzola veniva atterrato in area, rigore di Doulla, portiere da una parte, pallone dall’altra. Il vantaggio era come un calice di vino con bollicine, inebriava ed induceva in errore: la difesa del Montanaso si perdeva lo sgusciantissimo diabolico Belardi che, servito da un retropassaggio osceno dei padroni di casa, pareggiava i conti per la propria squadra, infilzando l’incolpevole Dellatorre, che sempre sullo stesso avversario si gettava a capofitto evitandogli il gusto di una seconda marcatura personale.
Che, però, arrivava comunque. Mentre il Montanaso cercava il raddoppio, dominando quella fase della partita, sempre Belardi, lasciato solissimo, andava a trafiggere la porta dei padroni di casa.
Chi di distrazione perisce, di distrazione ferisce: Gazzola andava a segnare, solo soletto.
Ma il Torrazzo Malignano trovava il suo terzo goal, con una sciabolata di avversaria di Ribari, che piegava le mani al numero 1 del Montanaso, anche in questo caso grande merito a questo tiro missile, ma evitando il tentativo di presa, ma intervenendo con i pugni quel tiro avrebbe potuto essere forse neutralizzato: si può pensare in una frazione di seconda cosa sia meglio fare? Probabilmente no, e comunque Dellatorre ha fatto un’ottima partita, con almeno tre interventi di prestigio che mostrano le sicure prospettive di questo giovane giocatore.
Il caparbio Montanaso trovava la rete del meritatissimo pareggio: con il subentrato Ballarin, con un bel tiro.
Ai giudizi.
In effetti il Torrzazzo Malagnino ha espresso un gioco con un’impronta più marcata, degli schemi maggiormente collaudati, e ha incantato soprattutto in qualche giocatore già di spicco, come Davide Ripari, classe 2004, che mi ha ricordato un certo Ennio Mastalli (ma che ve lo dico a fare?), allora diciamo un certo Qeros, che forse ci capiamo meglio, e Andrea Volpi, classe 2003, un altro che ha talento di quello buono. Nota di merito oggi pure peer Ishak Neggazi.
Anche il Montanaso ha le sue perle, ma oggi ci limitiamo volutamente a due soli nomi, mentre su altre tre, annotati comunque sul taccuino del diligente cronista, ci riserviamo di verificarne il rendimento più in là. Ad esempio, visto fare a Doualla, movimenti senza palla di grande intelligenza tattica, procacciarsi palloni in ogni zona del campo e farne disegni su tela, metterci il fisico all’occorrenza, e Alessandro Gazzola che è una lampara nel mare della notte, tanto sa essere illuminante con il suo gioco.
Torneremo sicuramente.