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Riccardo Bignami
05/08/2021 Off Di Eugenio LombardoRiccardo Bignami, quel treno da prendere in fretta ma con giudizio.
Non ingannino l’apparente timidezza di Riccardo Bignami, neo difensore del Fanfulla, ed i suoi modi gentili: sul campo tirerà fuori le asprezze del rude e di chi ben conosce quanto acre sia l’impegno di chi si è prefisso un importante obiettivo.
Riccardo sa quanto sia essenziale togliersi di dosso, prima possibile, l’etichetta della giovane promessa: certi treni passano una sola volta nella vita, adesso la tappa è a Lodi, ci si trova non solo su un binario importante ma su una carrozza prestigiosa, e da qui si può partire per importanti città, dove Riccardo vuole tentare di arrivare, a costo di qualunque sacrificio.
Forse anche a sua insaputa, almeno in parte, è stato oggetto di numerosi corteggiamenti, ma quello più insistente è stato del Fanfulla: la società crede in questo ragazzo e vuole offrirgli l’opportunità di mettersi in mostra, aiutandolo a fargli dismettere, gradualmente e con giudizio, i panni del giovane promettente, e dandogli le mostrine del calciatore a tutti gli effetti, che il pane può andarselo a mangiare ovunque e starà a lui, oltre che ad un pizzico di fortuna, scegliere se vi si accompagnerà il caviale o un insaccato di periferia. Il ragazzo ha qualità e si giocherà le proprie chance, con il supporto di tutto l’ambiente e dei tifosi: alla Dossenina, è risaputo, si respira l’aria giusta, per realizzare i propri sogni.
Allora, Riccardo, ti volevano tante squadre, hai scelto il Fanfulla; cosa ti ha maggiormente convinto?
“La fiducia del presidente e del mister. E anche l’atmosfera che c’è intorno a questa squadra storica.”
Hai avuto un mister, come Lucchini, che ha sempre creduto in te: cosa significa per te ricevere fiducia? O ne prescindi, consapevole dei tuoi mezzi?
“Dopo un anno fermo, sinceramente ho bisogno di ritrovare quelle certezze che mi mancavano, e penso che con mister Nordi si possa fare un ottimo lavoro riguardo a questo.”
Cosa ti hanno lasciato gli anni di Cremona, ci hai fatto tutte le giovanili..
“Negli anni a Cremona ho imparato cosa significa combattere e sudare per la maglia, e ormai è diventata una mia caratteristica quella di dare tutto sul campo per la mia squadra e per i tifosi.”
A chi, nel periodo delle giovanili, sei rimasto particolarmente riconoscente?
“Per la mia crescita sono stati fondamentali due figure: mister Recaldini, quando ero piccolo, mentre Mister Gatti per quanto riguarda il mio primo anno in primavera.”
Che spazio occupa il calcio nella tua vita?
“Direi fondamentale, e come tutti vorrei che diventasse il mio lavoro. Oltre a giocare, studio.”
Al Fanfulla, offerto dai giocatori più esperti, vige un clima di “fratellanza”: che tipo di nuovo compagno devono aspettarsi gli altri?
“Un ragazzo pronto a mettersi a disposizione del gruppo, perché la squadra viene prima di ogni singolo. Caratterialmente sono uno socievole, mi piace stare con i miei compagni”
Qual è il tuo punto di forza?
“La fase difensiva, ma penso che possa ancora migliorare tanto in tutto.”
A chi hai comunicato per primo il tuo passaggio al Fanfulla?
“Al mio procuratore e alla mia famiglia, a cui devo molto perché mi sono sempre vicini.”
A livello di Primavera, quanti tuoi compagni hanno proseguito, e chi avresti voluto ancora con te?
“Sicuramente quando si giunge in Prima squadra c’è una grossa scrematura di ragazzi. Un compagno che avrei voluto con me, e con il quale ancora ho un gran rapporto, è Manuel Poledri, che l’anno scorso era al Crema.”
Quali sono le tue ambizioni personali per la prossima stagione?
“Riuscire a trovare la continuità, che l’anno scorso mi è mancata a causa di un infortunio e riuscire a togliermi grosse soddisfazioni con la squadra.”
C’è qualcuno dei tuoi nuovi compagni che non vedi l’ora di trovare sul campo?
“No, non conosco ancora nessuno. Quindi, tutti.”
Lombardo Eugenio
04/08/2021