
Riparte il progetto Rete!
23/06/2022Riparte il progetto Rete!
L’attività nata nel 2015, in collaborazione con case famiglia e Caritas permette ai minori stranieri non accompagnati di trovare una possibilità grazie al gioco del calcio.
Sembra ieri quando scrivevo l’ultima pagina di questo diario di viaggio e invece è passato un anno ed è già tempo di ricominciare.
Mister Peccati e Servidati hanno preparato la squadra senza tregua e i risultati si sono visti.
Secondi classificati sul campo del Casalmaiocco i ragazzi possono volare insieme al Cremona alla prossima sfida.
Le nuvole accarezzano delicatamente il cielo e si lanciano in giochi di luce impossibili.
Il sole ha esteso il suo grande regno sulla vasta distesa blu, senza opportunità di svolta.
Ci sono possibilità di vita, mani che s’incontrano, giochi di realtà e inclusione.
Il progetto Rete! è ormai parte necessaria e fondamentale dell’essere uomini, una via per la ricerca.
Quando lo sport si unisce all’integrazione allora si possono fare grandi cose.
I sogni, le passioni, i desideri diventano realtà e si concretizzano nell’apparenza mancata.
Ci sono prospettive di vita significative in questa giornata.
Il caldo s’infila in ogni anfratto del corpo, colora la pelle che dopo i mesi di fitta nebbia invernale ha bisogno di calore.
Ma i raggi del sole sono effettivamente caldi e tutti cercano disperatamente un filo di ombra sulla distesa d’erba.
Mister Massimo Servidati è abituato a queste condizioni climatiche e racconta <<qualche anno fa, abbiamo sopportato condizioni climatiche ben peggiori e i ragazzi giocavano durante il periodo di Ramadan.
Grondavano di sudore, ma non potevano bere neanche un sorso d’acqua>>.
Oggi invece l’acqua si beve e le bottigliette di plastica piano piano si distendono sul campo.
I ragazzi sono carichi e Vincenzo Panicola con il sorriso che lo contraddistingue anima i fanciulli anche nei momenti più duri.
Non sempre si vince, qualche volta i risultati sono funesti e bisogna cercare di spiegare ai giovani calciatori l’importanza della partecipazione.
Questo lo sa bene anche mister Servidati che quest’anno ha fatto veramente un gran lavoro con i ragazzi.
Infatti, si notano per le loro capacita tecniche e per la sportività.
Abdel fa la differenza.
Alto, veloce, arriva su ogni pallone senza esitare con la grinta di un guerriero.
Ma anche Bakari bomber indiscusso, Saity difensore e Ibrahim.
Purtroppo Ibrahim dopo le prime sfide a seguito di un infortunio si è dovuto fermare ma non ha comunque mai smesso di incitare i suoi compagni, di esultare e di osservare, così come fa un vero amico.
Sorridente, sincero Ibrahim mi colpisce da subito per la sua apertura al dialogo, facilità di scambio partecipe e simpatia.
Così come fa il sole dalle finestre appena spalancata con la nascita del mattino, la voce di Ibrahim apre il mio cassetto più vivo di parole.
Tutti gli atleti qualche volta, va detto, hanno peccato un po’ di egoismo calcistico, ma è normale ed è comprensibile.
È bastato l’avviso lucido e competente del mister a farli rinsavire da azioni egocentriche.
A presenziare sul campo anche il presidente del Coni Emanuele Angona, più che mai impegnato nel sociale e nello sport che aiuta gli altri.
Infatti, dopo quattro chiacchiere, mi saluta perché deve andare in mensa Caritas per un pranzo tra i volontari.
Non posso aggiungere altro, piccolo cronista, a giornate così dense di emozioni, così colme di vissuti e di relazioni.
Solo il piacere di incontrare ancora una volta persone che mi hanno sempre aspettato, situazioni che si sono fatte vive.
Il calcio che aiuta, che fa sentire speciali, che dona ossigeno, che aggiunge sicurezza alla precarietà.
Questo è lo sport che insegna, che porta con sé i valori dell’incontro, del sogno, dell’opportunità che fa arrivare a Casalmaiocco, lì dove vivono i sentimentalismi provinciali, i profumi di mondi lontani, di terre abbandonate, di cibi e di vestiti.
Così possiamo sperare di vivere tra il mare del cielo, nel vento che niente non chiede e niente non vuole, tra amici che si ritrovano e altri che si scoprono.
Questa è la bellezza del progetto Rete! la consapevolezza del sentimento, l’energia che ci spinge a continuare il percorso quotidiano, la speranza di trovare posti nelle cornici di domani.
Scrive Wislawa Szymborska <<ascolta, come mi batte forte il tuo cuore>>
Ascolta tra le pareti del destino, sui campi della Rete! nei fratelli del pallone, come scivola veloce il vento, come mi batte forte il tuo cuore.