Super Cizza

Super Cizza

23/06/2022 Off Di Eugenio Lombardo

E quando la nube si fece talmente grande da offuscare il cielo, un raggio di sole, come su un imbuto scorrono i fluidi, disintegrò perpendicolarmente l’aria ed illuminò la scena: e lì che ritrovammo i guanti di Edo Super Cizza, proprio accanto ad un palo, e la sua sorniona flemma nell’andare a prenderli. Sarà ancora lui, per la futura stagione, a difendere i pali del Fanfulla.

Non era sicura, non era scontata, questa riconferma, resa in bilico dagli scriteriati criteri anagrafici del nostro calcio, che vuole i giovani già vecchi,e gli adolescenti con i brufolini giovani veterani, e qualcuno devi pur sacrificare, in questi bilanci che sanno più di archivi comunali che non di campi di gioco. E il più delle volte da chi partono i sacrifici? Dal portiere, come a seguire un registro di classe, che questa volta non riguarda però i banchi di scuola, ma gli undici titolari da mandare in campo ogni singola domenica.

Ma il Fanfulla non poteva privarsi del suo numero 1, giocatore amato dal pubblico bianconero, talmente benvoluto da non assurgere al ruolo del santone, ma a quello dell’amico, quello bravo, quello che ce l’ha fatta, e di cui si parla con la giusta ammirazione, ma resta pur sempre un amico, magari da invitare pure alle partitelle, quelle che appunto si giocano tra compagni d’infanzia, magari anche solo dieci minuti lui passa educato com’è.

Perché Cizza lo abbiamo conosciuto che era un ragazzino, con le sue timidezze e le naturali titubanze, svezzato da mister Ciceri che durante le partite urlava “Edooooooo!!!!”, anche quando il pallone era sull’aerea di rigore della squadra avversaria, cioè dalla parte opposta, tanto per tenerlo sveglio e sul pezzo, ragazzo sognante, troppo fiducioso sui suoi compagni e sulla bellezza della vita, che non dovrebbe mai regalare brutte sorprese, figurarsi in quei 90 minuti.

Così Edo ha imparato ed è diventato prima Cizza e poi SuperCizza, imparando la concentrazione, le uscite che una volta che cominciano vanno portate a termine, vada come vada, a farsi sentire con i compagni, a provare a parare l’impossibile, sempre e comunque. E dell’Edo di qualche anno stagione addietro sono  rimaste l’educazione ed il garbo. Tutto il resto, sparito.

E’ uno di quei giocatori che meriterebbe le figurine sull’album calciatori, e che dovrebbe far dire ai bambini, aspiranti portieri:  vorrei essere come lui.

Una conferma tra i pali che mette tutti d’accordo: allenatore, compagni, dirigenza, tifosi, stampa. Vi svelo un segreto: da ragazzo quando mi chiedevano per chi tifassi, non dicevo mai, per il Catania. Ma dicevo: per Aldo Cantarutti,fantastico bomber, biondo senz’ali degli angeli,  uno di quei giocatori simbolo della squadra rossazzurra.

Così Cizza, SuperCizza, è uno dei motivi per cui si tifa Fanfulla, poi ce ne sono altri due: vediamo se Vito Cera, il ds pratico e romantico del Fanfulla, sprà farci arti due regali nei prossimi giorni.

Ora affidiamo, anzi, riaffidiamo, i guanti al nostro Edoardo Cizza, Ci vediamo presto al campo, e sapete chi è un altro felice? Un altro super, SuperZinza, che quando lo fotografa, gli tremano le mani per l’emozione, figurasi gli scatti!!