
Un respiro profondo
10/05/2022Un respiro profondo.
Bisogna lasciare sfuggire tutta la tensione accumulata.
I piedi ragionano meglio, gli occhi acquistano prospettive più dolci.
Non è facile.
Il sole batte generosamente sulla terra desiderosa di acqua e i piumini volano nel cielo senza ossigeno.
Piccole lacrime di fuoco attraversano il viso e scendono delicatamente.
Sembra estate.
Maggio chiede tanto e risponde con scambio sincero.
Sarà il calcio che fa sudare.
Saranno partite come questa che rimangono nel cuore, fanno pensare e lasciano l’amarezza confusa nella gioia.
L’Offanengo vince 0-2 sul campo del Lodivecchio.
I giallo rossi abbassano la testa un’altra volta.
Ora la speranza di salvezza è riposta tutta nella prossima domenica.
I ragazzi di mister Baroni non solo hanno bisogno di vincere ma devono accendere un lume e con qualche rito scaramantico sperare nella sconfitta della Chignolese.
Basteranno 90′ minuti a decretare il destino dei fanciulli.
Per questo la stanchezza si fa sentire e partorisco con fatica le parole.
Il primo tempo finisce in parità, le due squadre sembrano mantenere lo stesso livello di concentrazione, ma nel secondo i due goal dell’Offanengo mettono fine alla partita.
Molte le occasioni anche da parte del Lodivecchio, purtroppo non concretizzate fino in fondo.
Un tiro a porta quasi scoperta di Yuri mancato per un pelo, i lanci perfetti di Seminario sui piedi di Riccardi.
Ma anche la grinta di Ramella, portiere dall’animo grande.
Il triplice fischio decreta la fine del match e, dopo la doccia, i ragazzi a uno a uno iniziano a uscire dagli spogliatoi.
Samba insieme a Nicholas.
Amici, ormai come fratelli.
Condividono lo stesso tratto di strada, il medesimo percorso colmo di gioie, dolori e futuro.
Una relazione che cresce sempre di più e che commuove.
Questo pomeriggio di maggio, nonostante tutto, non fa solo soffrire.
Mentre sono intento a osservare il match, qualcuno arriva di sorpresa alle spalle e mi stringe in un abbraccio.
È papà Massaer tornato dal Senegal.
È subito grande festa per il mio cuore, che sorride di gioia.
Poi il suo invito, <<un giorno vieni con noi in Senegal>>
Sarà e chissà quali sorprese riserverà il futuro.
Intanto non posso che dire grazie a Massaer, un esempio di rispetto, umiltà ed energia, un amico vero.
Sono le relazioni che vivono, le emozioni che si trasformano in poesie.
Oggi anche mamma Mbaye è presente in tifoseria, pacata e sorridente.
Segnali di vita.
Tramonti primaverili.
Tra qualche parola condivisa e amici che ritornano, anche questa penultima domenica di campionato è giunta al termine.
Manca poco e c’è tempo, ancora tempo per sognare.
Poi arriverà l’estate a riposare da tutte le fatiche di questi mesi.
Ma godiamoci questi minuti fino in fondo, comunque vada ci sarà domani.
Ancora e ancora.
L’anima di chi si vuol bene non smetterà di vibrare e il calcio di farci sorridere.
9-5-2022