Un ponte tra amicizie e pallone

Un ponte tra amicizie e pallone

15/03/2022 Off Di ermanno merlo

L’Altra partita.

di Ermanno Merlo

Un ponte tra amicizie e pallone.

Dai fratelli Mbaye ai ragazzi di mister Marco Milani, oggi si cambiano prospettive e ci si attrezza cronisti sul campo della Laudense Ausiliatrice.

Accolti da un’atmosfera commovente, abbracciati dalla simpatia e dall’amicizia della società che ci fa subito sentire a casa.

Il profumo è quello e rimango stupito.

Essere trattati con cura e simpatia alleggerisce la mente dalle brutte notizie quotidiane.

Abbiamo bisogno delle relazioni che si fanno partecipi, dei suoni della natura che soffondono primavera, delle storie che cullano l’anima. Si allentano i timori e le preoccupazioni e ogni cosa si fa più lucida e chiara.

La partita non può essere commentata in modo diverso: la vittoria della Laudense contro la Vizzolese è schiacciante.

3 – 0

E viene da dire: meritata.

Poche le occasioni di gioco lasciate agli atleti della Vizzolese che hanno cercato in tutti i modi di salvare il risultato. Va dato loro merito di non essersi comunque mai arresi.

Insieme al mitico fotografo Zinza, ormai amatissimo per le sue immagini, vivo il campo vicino ai mister e alle due squadre, fino al triplice fischio.

I miei occhi cadono inevitabilmente su Ismail Sangare, intervistato anni fa per una rubrica di incontri, che curo per il Sito giornalistico di Gazzetta Lodigiana.

La nostra amicizia è forte e ormai sento la grande gratitudine che provo di fronte al nostro conoscerci.

Non sbaglia un colpo, seppure talvolta incerto davanti alla rete, ma questo capita a tutti.

Le sue abilità sono lampanti e quando corre, più veloce della Bora triestina, nessuno lo ferma.

Anche Cherno, mi colpisce per l’energia che trasmette ai suoi compagni e a tutto lo staff.  Non molla mai e nonostante gli scontri avuti con i ragazzi della Vizzolese per via di qualche parola di troppo è stato capace, arrivato il momento, di lasciarsi tutto alle spalle.

Che dire?

Questo fanno i campioni. Coloro che oltre a capire qualcosa di pallone, hanno anche l’educazione.

Vorrei incontrare persone così ogni giorno.

Penso intanto anche a Ibou, a Samba e a tutti i giallo rossi che stanno maturando una sconfitta, contro la Chignolese.

Mi chiedo, mi domando, cerco risposte a quesiti talvolta complessi ed enigmatici.

Vorrei donare a loro un po’ di tutta quella positività che oggi mi è stata regalata.

Un pomeriggio sotto il sole, con i primi fiori a sbocciare elegantemente sugli alberi e sulle distese dei prati.

Insieme a Zinza, amico fotografo e a una società, quella della Laudense Ausiliatrice, che rispetta le leggi fondamentali dello sport, ma non solo, che riesce ad andare oltre, camminando sulla strada della fratellanza e della solidarietà.

Cosa chiedere di più?

“Alla Laudense Ausiliatrice il razzismo è fuori gioco”, recita uno striscione appeso sulla rete che delimita il campo.  Simbolo di un luogo inclusivo, che insegna tanto e fa vibrare anche le corde più silenziose dell’anima.

Voglio pensarla così questa giornata, con una frase, un monito, che non dovremmo mai dimenticare, nella vita e nel gioco del calcio.

Non dovremmo mai dimenticarlo, ma è bellissimo che venga ricordato.

Oggi, più che mai